martedì 20 dicembre 2011

Ato Costa Toscana: nasce Reti Ambiente spa

Rifiuti, 95 Comuni per un solo gestore: nasce Reti Ambiente

Il nuovo gestore è stato fondato, per il momento è a capitale interamente pubblico ma entro il 31 dicembre verrà pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, così da arrivare ad avere una società mista
E' nata ufficialmente Reti Ambiente spa, la new company, per ora a capitale interamente pubblico, chiamata a gestire l'intero ciclo dei rifiuti urbani che comprende la raccolta, il trasporto, lo spazzamento e tutti gli altri servizi accessori, oltre alla gestione degli impianti di smaltimento esistenti e alla costruzione e gestione di quelli che dovranno essere realizzati. La costituzione da parte di 95 Comuni delle Province di Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara.
La nuova società si appresta a diventare, dopo che avrà provveduto a scegliere il socio privato con gara, il gestore unico di tutti i servizi dell'Ato Costa. Entro il 31 dicembre sarà infatti pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato e, successivamente, entro 60 giorni, saranno raccolte le manifestazioni di interesse dei partner industriali che intenderanno concorrere alla procedura per arrivare, a ottobre 2012, dopo un complesso esame, all'aggiudicazione in favore del soggetto che risulterà vincitore della gara e che assumerà la qualità di socio della futura società mista e, infine, entro la fine del prossimo anno si giungerà alla stipula del contratto di servizio che sarà operativo per il gestore unico dal 2013.

Italia & Alluminio

l'Italia, a pari merito con la Germania, è leader in Europa nell'industria del riciclo dell'alluminio? E che a livello mondiale si colloca al terzo posto dopo Stati Uniti e Giappone? Il Cial, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero dell'Alluminio, riferisce che nel 2008 in Italia è stato recuperato il 63,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato, percentuale che tradotta in quantità significa 42.200 tonnellate. Di queste, 38.500 sono state riciclate. Sempre il Cial stima che se lo stesso quantitativo di alluminio fosse stato estratto dalla bauxite, sarebbero state emesse 395.000 tonnellate di anidride carbonica in più e il consumo energetico sarebbe stato superiore di 143.000 tonnellate equivalenti di petrolio