martedì 20 dicembre 2011

Ato Costa Toscana: nasce Reti Ambiente spa

Rifiuti, 95 Comuni per un solo gestore: nasce Reti Ambiente

Il nuovo gestore è stato fondato, per il momento è a capitale interamente pubblico ma entro il 31 dicembre verrà pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, così da arrivare ad avere una società mista
E' nata ufficialmente Reti Ambiente spa, la new company, per ora a capitale interamente pubblico, chiamata a gestire l'intero ciclo dei rifiuti urbani che comprende la raccolta, il trasporto, lo spazzamento e tutti gli altri servizi accessori, oltre alla gestione degli impianti di smaltimento esistenti e alla costruzione e gestione di quelli che dovranno essere realizzati. La costituzione da parte di 95 Comuni delle Province di Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara.
La nuova società si appresta a diventare, dopo che avrà provveduto a scegliere il socio privato con gara, il gestore unico di tutti i servizi dell'Ato Costa. Entro il 31 dicembre sarà infatti pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato e, successivamente, entro 60 giorni, saranno raccolte le manifestazioni di interesse dei partner industriali che intenderanno concorrere alla procedura per arrivare, a ottobre 2012, dopo un complesso esame, all'aggiudicazione in favore del soggetto che risulterà vincitore della gara e che assumerà la qualità di socio della futura società mista e, infine, entro la fine del prossimo anno si giungerà alla stipula del contratto di servizio che sarà operativo per il gestore unico dal 2013.

martedì 31 maggio 2011

Proroga SISTRI

La G.U. n. 124 del 30-5-2011 pubblica il Decreto 26 maggio 2011, che proroga l'avvio del SISTRI al 1.9.2011, termine di cui all'articolo 12, comma...
... 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l'istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti.


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Una intesa per rimodulare l’entrata in funzione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi è stato raggiunto fra il Ministero dell’Ambiente e le principali organizzazioni imprenditoriali Confindustria e Rete Imprese.
L’accordo recepisce le esigenze evidenziate nelle ultime settimane dagli operatori del settore ribadendo il valore del Sistri quale importante strumento di legalità e trasparenza nel delicato campo dei rifiuti.
Secondo il Ministro Stefania Prestigiacomo "Abbiamo cercato e trovato una soluzione condivisa nel comune intento di mettere in campo un sistema capace di coniugare trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità. Un sistema che è stato pensato per agevolare il lavoro delle imprese non certo per complicarlo. Credo che la rimodulazione in chiave di progressività dell’entrata in vigore del Sistri sarà utile a collaudare al meglio il sistema e aiuterà le aziende a prendere confidenza con le nuove procedure elettroniche"

Secondo l’intesa raggiunta, il Sistri entrerà in vigore:

- il 1° settembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000);

- il 1° ottobre 2011 produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania”;

- il 1° novembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;

- il 1° dicembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000);

- il 1° gennaio 2012 per produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

Sono inoltre previste procedure di salvaguardia in caso di rallentamenti del sistema ed una attenuazione delle sanzioni nella prima fase dell’operatività del sistema.

domenica 29 maggio 2011

SISTRI: MinAmbiente annuncia la proroga


Raggiunta l'intesa tra MinAmbiente e organizzazioni imprenditoriali per la rimodulazione in chiave di progressività dell'avvio del Sistri, che scatterà per tutti i soggetti coinvolti tra il 1° settembre 2011 e il 1° gennaio 2012.

giovedì 28 aprile 2011

Il 2010 dei rifiuti speciali

Il 2010 dei rifiuti speciali (Clicca sul testo per legg. tutto l'articolo)
Il presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Bernardo De Bernardinis, ha finalmente presentato (con quasi un anno di ritardo) il rapporto 2010 sui rifiuti speciali. Il rapporto sui rifiuti in Italia 2010, infatti, era comparso senza il capitolo più importante: quello dedicato ai rifiuti speciali, lasciando l'Italia nello sconcerto di non avere neanche dati ufficiali a disposizione. In pieno 2011, arriva il rapporto 2010, basato sui dati del 2007 e 2008.
Nel dossier messo a punto dall'Ispra, ricco di dati, si parla della produzione di rifiuti speciali, della loro gestione anche a livello regionale, delle criticità, del trasporto transfrontaliero, delle apparecchiature elettroniche, oltre che dei rifiuti contenenti amianto e di impianti, discariche e inceneritori operanti a livello nazionale.
Il primo dato che salta all'occhio, un po' ingannevolmente, è il calo della produzione di rifiuti speciali pericolosi, molto evidenziata dalla stampa come un grande successo nazionale, probabilmente per bilanciare il notevole aumento della quantità totale di rifiuti speciali prodotti. E' bene quindi evidenziare fin da subito come questo calo, di quasi 70.000 tonnellate, corrisponde appena allo 0.6% in meno rispetto ai rifiuti speciali prodotti nel 2006.

lunedì 28 marzo 2011

Mud 2010

È disponibile sul portale Sistri l’applicazione per la compilazione dei modelli Mud 2010 previsti dalla circolare MinAmbiente del 3 marzo 2011, da effettuarsi entro il 30 aprile 2011.
L’applicazione è utilizzabile dai produttori iniziali di rifiuti pericolosi, dai produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) del Dlgs 152/2006 con più di dieci dipendenti e dagli enti e dalle imprese di recupero e smaltimento dei rifiuti.
La dichiarazione “Mudino” 2010 potrà essere effettuata accedendo al sistema con il dispositivo Usb già assegnato.
Non è questa l’unica novità annunciata dal portale Sistri negli ultimi giorni: tra il 15 e il 16 marzo scorso è difatti stato reso noto l’aggiornamento del software dei dispositivi Usb, l’aggiornamento della procedura per il rispetto del Sistri attraverso le organizzazioni di categoria, e l’annuncio di un invio ad “alcune imprese di trasporto” di una comunicazione importante relativa all’installazione delle black box.

lunedì 28 febbraio 2011

FEDERAMBIENTE o FISE ????

Ottopagine: il quotidiano irpino più letto. Da sempre.
Ma la partita sul contratto non è ancora chiusa. IrpiniAmbiente dice Fise, i sindacati dicono Federambiente. La differenza è sostanzialmente giuridica e pertanto i sindacati hanno convenuto con IrpiniAmbiente che, nelle more del passaggio d’azienda, se non sopraggiungono novità nei prossimi mesi, non resta che lasciare al giudice del lavoro l’ultima parola sul contratto da applicare.

martedì 22 febbraio 2011

Le traversine ferroviarie sono cancerogene?

Le traversine ferroviarie sono cancerogene?
Bella l'idea di riutilizzarle come elemento decorativo del proprio giardino. Purtroppo sono cancerogene quelle dismesse traversine ferroviarie che sono impregnate di creosoto.

sabato 19 febbraio 2011

Ipsoa Lavoro: Datore di lavoro responsabile per l'omessa del rischio amianto nel D.V.R.

Ipsoa Lavoro: Datore di lavoro responsabile per l'omessa del rischio amianto nel D.V.R.
E' configurabile la responsabilità penale del datore di lavoro per l'omessa valutazione del rischio amianto e per averne omesso l'indicazione nel relativo documento di valutazione (cosiddetto D.V.R.), in quanto detto rischio, nonostante l'esecuzione di precedenti interventi di bonifica ed isolamento dei materiali contenenti amianto, deve comunque essere considerato poichè la presenza di amianto rende necessario un programma di manutenzione e controllo periodico delle operazioni già eseguite.La Corte di Cassazione si pronuncia con la sentenza in commento su un tema di particolare interesse attinente all’esistenza dell’obbligo di valutazione del rischio amianto ed alla sua annotazione nel prescritto documento di valutazione del rischio.
La Corte, in particolare, operando alcune interessanti riflessioni finalizzate a delineare il perimetro di tale obbligo incombente in capo al datore di lavoro, giunge ad affermare il predetto principio di diritto che, seppure riferibile alla pregressa disciplina dettata dal previdente art. 4 del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, è sicuramente applicabile anche alla nuova disciplina normativa introdotta dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Italia & Alluminio

l'Italia, a pari merito con la Germania, è leader in Europa nell'industria del riciclo dell'alluminio? E che a livello mondiale si colloca al terzo posto dopo Stati Uniti e Giappone? Il Cial, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero dell'Alluminio, riferisce che nel 2008 in Italia è stato recuperato il 63,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato, percentuale che tradotta in quantità significa 42.200 tonnellate. Di queste, 38.500 sono state riciclate. Sempre il Cial stima che se lo stesso quantitativo di alluminio fosse stato estratto dalla bauxite, sarebbero state emesse 395.000 tonnellate di anidride carbonica in più e il consumo energetico sarebbe stato superiore di 143.000 tonnellate equivalenti di petrolio