lunedì 28 febbraio 2011

FEDERAMBIENTE o FISE ????

Ottopagine: il quotidiano irpino più letto. Da sempre.
Ma la partita sul contratto non è ancora chiusa. IrpiniAmbiente dice Fise, i sindacati dicono Federambiente. La differenza è sostanzialmente giuridica e pertanto i sindacati hanno convenuto con IrpiniAmbiente che, nelle more del passaggio d’azienda, se non sopraggiungono novità nei prossimi mesi, non resta che lasciare al giudice del lavoro l’ultima parola sul contratto da applicare.

martedì 22 febbraio 2011

Le traversine ferroviarie sono cancerogene?

Le traversine ferroviarie sono cancerogene?
Bella l'idea di riutilizzarle come elemento decorativo del proprio giardino. Purtroppo sono cancerogene quelle dismesse traversine ferroviarie che sono impregnate di creosoto.

sabato 19 febbraio 2011

Ipsoa Lavoro: Datore di lavoro responsabile per l'omessa del rischio amianto nel D.V.R.

Ipsoa Lavoro: Datore di lavoro responsabile per l'omessa del rischio amianto nel D.V.R.
E' configurabile la responsabilità penale del datore di lavoro per l'omessa valutazione del rischio amianto e per averne omesso l'indicazione nel relativo documento di valutazione (cosiddetto D.V.R.), in quanto detto rischio, nonostante l'esecuzione di precedenti interventi di bonifica ed isolamento dei materiali contenenti amianto, deve comunque essere considerato poichè la presenza di amianto rende necessario un programma di manutenzione e controllo periodico delle operazioni già eseguite.La Corte di Cassazione si pronuncia con la sentenza in commento su un tema di particolare interesse attinente all’esistenza dell’obbligo di valutazione del rischio amianto ed alla sua annotazione nel prescritto documento di valutazione del rischio.
La Corte, in particolare, operando alcune interessanti riflessioni finalizzate a delineare il perimetro di tale obbligo incombente in capo al datore di lavoro, giunge ad affermare il predetto principio di diritto che, seppure riferibile alla pregressa disciplina dettata dal previdente art. 4 del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, è sicuramente applicabile anche alla nuova disciplina normativa introdotta dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Italia & Alluminio

l'Italia, a pari merito con la Germania, è leader in Europa nell'industria del riciclo dell'alluminio? E che a livello mondiale si colloca al terzo posto dopo Stati Uniti e Giappone? Il Cial, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero dell'Alluminio, riferisce che nel 2008 in Italia è stato recuperato il 63,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato, percentuale che tradotta in quantità significa 42.200 tonnellate. Di queste, 38.500 sono state riciclate. Sempre il Cial stima che se lo stesso quantitativo di alluminio fosse stato estratto dalla bauxite, sarebbero state emesse 395.000 tonnellate di anidride carbonica in più e il consumo energetico sarebbe stato superiore di 143.000 tonnellate equivalenti di petrolio